Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.

Quest’anno, grazie all’iniziativa e all’impegno del Prof. Carmine Provenzano, docente di Educazione Musicale, e con la partecipazione degli alunni della Scuola Secondaria di primo grado, anche il nostro Istituto, ha partecipato alle iniziative per ricordare le vittime innocenti di mafia, con una manifestazione che si è svolta Mercoledi 23 marzo nel piazzale antistante la scuola.

Il 21 marzo nasce dal dolore di una mamma

Una giornata estiva. Il sole splende sulla autostrada tra Punta Raisi e Palermo. 

Magistrati, rappresentanti delle istituzioni e delle forze di polizia, cittadini e studenti

 commemorano il primo anniversario della strage di Capaci.

C’è anche don Luigi Ciotti sul luogo del dolore. Prega, in silenzio.

Quando, all’improvviso, si avvicina una donna minuta: si chiama Carmela,

è vestita di nero e piange. La donna prende le mani di don Luigi e gli dice:

 «Sono la mamma di Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone.

Perché il nome di mio figlio non lo dicono mai? È morto come gli altri».

Soffre, Carmela: in quel primo anniversario della strage la memoria di suo figlio Antonio,

 e dei suoi colleghi Rocco e Vito, veniva liquidata sotto l’espressione “i ragazzi della scorta”. 

Da questo grido di identità negata nasce, il 21 marzo, primo giorno di primavera,

 la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

 Nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci

e non sente pronunciare da nessuno il suo nome.

 Nessuno. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche

il diritto di essere ricordata con il proprio nome.